Il nostro percorso è iniziato nell'edificio giapponese che mi è piaciuto soprattutto per la sua architettura particolare. E' un edificio circolare senza scale, ma con delle rampe lungo la circonferenza e anche che si distaccano dal bordo. Molto rilassante! Forse se ne può avere un'idea guardando qui
Si vabbeh, belle opere sulla vita contadina giapponese, illuminate con una luce che simula quella del giorno a meno degli ultravioletti....etc etc Ma la cosa che più di tutte ci ha colpito è stata quest'etichetta, ed in particolare il nome dell'autore
Ci hanno guardato un po' male quando siamo usciti dall'edificio ridendo!
Poi è stata la volta di Flavin che con le sue opere occupa svariate stanze di un grande edificio. Con facce alquanto perplesse abbiamo ammirato le sue opere al neon come er esempio:

Si belle, per carità...però boh! Magari per capire dovevamo prendere l'audio guida?
Abbiamo preferito un concertino di musica latin jazz che si teneva nel cortile del museo! Dori Caymmi, conoscete, io no. Tutti stravaccati sul prato ad ascoltare questo piacevole complessino. Anche pure suonato la pantera rosa.
L'esposizione sulla civiltà precolombiana non ci ha colpiti più di tanto....le nostre panze erano già proiettate verso cena!
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